Affidarsi a Maria è un atto di coraggio. Non è l'ultima spiaggia, nel senso che quando « non so più a che santo votarmi » allora mi metto nelle sue... > Lire la suite
Affidarsi a Maria è un atto di coraggio. Non è l'ultima spiaggia, nel senso che quando « non so più a che santo votarmi » allora mi metto nelle sue mani. Tutt'altro! Farla entrare nella propria casa interiore è piuttosto gesto dell'aurora, perché lo Spirito inizia a balbettare in noi quando decidiamo finalmente che la diffidenza verso il nostro io non è un punto di arrivo bensì una linea di partenza. Ci si affida a lei perché tutto è ancora da compiersi. E questa cosa la sanno solo le persone che si sono scoperte semplicemente mancanti davanti a Dio, come il pubblicano al tempio di Gerusalemme. Per questo Maria è rifugio dei peccatori, luogo di consolazione che trasforma "i peggiori" in apostoli del Regno che donano agli altri la presenza di Cristo; i giusti incalliti e i teologi di mestiere di queste trasformazioni nulla sanno: certamente anche per loro la grazia « ci precede sempre. », ma solo in teoria! Quando come Gesù bambino, l'Innocente, ci mettiamo nelle mani della Donna di Nazaret, allora tutto incomincia davvero, tutto è nuovamente concepito per aprirsi alla vita vera, e non ai giudizi o alle paure. Le cose vecchie scompaiono per lasciare posto alle nuove.