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Le delusioni della libertà

Edition en italien

Paolo Vita-Finzi, Claudio Giunta, Francesco Perfetti

  • IBL Libri

  • Paru le : 02/02/2023
Gabriele D'Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti e Giuseppe Prezzolini, poi Benedetto Croce, Gaetano Mosca e Vilfredo Pareto: che cosa accomuna questi intellettuali... > Lire la suite
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Gabriele D'Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti e Giuseppe Prezzolini, poi Benedetto Croce, Gaetano Mosca e Vilfredo Pareto: che cosa accomuna questi intellettuali vissuti tra Otto e Novecento? Per Paolo Vita-Finzi furono tutti, ciascuno a proprio modo, dei precursori inconsapevoli del fascismo. Critici dei meccanismi di quella democrazia liberale che ai loro tempi andava lentamente affermandosi, si lasciarono sedurre, in vario grado, da teorie e ideologie che da una parte (a sinistra) mitizzavano il popolo e dall'altra (a destra) l'uomo forte: dottrine intrise di motivi antiparlamentari e rivoluzionari, non aliene dal culto della violenza.
Pubblicato per la prima volta nel 1961 per l'editore Vallecchi (alcune pagine erano uscite tra il 1954 e il 1958 sul settimanale « Il Mondo »), "Le delusioni della libertà" si compone di diciotto brevi capitoli nei quali si delineano i profili di alcuni tra i principali intellettuali italiani e francesi che hanno tradito gli ideali democratici. Segnalatosi immediatamente come un'importante riflessione per comprendere la genesi e il significato del fascismo, il valore storiografico del libro rimane inalterato nonostante i numerosi studi sul tema pubblicati nel corso degli anni.
Con il suo stile chiaro e brillante, Vita-Finzi conduce il lettore nel cuore delle questioni e delle idee di questi pensatori, disegnando, insieme, il ritratto di un'epoca.

Fiche technique

  • Date de parution : 02/02/2023
  • Editeur : IBL Libri
  • Collection : Liberalismi eccentrici
  • ISBN : 978-88-6440-495-0
  • EAN : 9788864404950
  • Format : ePub
  • Caractéristiques du format ePub
    • Taille : 1 448 Ko
    • Protection num. : Digital Watermarking

À propos des auteurs

Paolo Vita-Finzi (1899-1986) inizia la sua attività di pubblicista durante gli anni dell'università a Torino collaborando inizialmente con il « Corriere Mercantile », per poi vincere nel 1924 il concorso diplomatico ed entrare nei ruoli del ministero degli Esteri. Comincia così la sua carriera tra consolati e ambasciate, interrotta nel 1938 a causa delle leggi razziali, che lo costringono a riparare in Argentina, dove fonda e dirige la rivista « Domani ».
Reintegrato sul finire della Seconda guerra mondiale, nel 1955 diventa ambasciatore in Norvegia e nel 1961 in Ungheria. Parallelamente alla professione di diplomatico, svolge una raffinata attività di letterato, iniziata nel 1927 con la pubblicazione dell'Antologia apocrifa. Negli anni Sessanta e Settanta collabora con « il Resto del Carlino », il « Corriere della Sera » e « Nuova Antologia »; scrive inoltre diversi saggi, tra cui "Terra e libertà in Russia ieri e oggi" (1972) e "Perón, mito e realtà" (1973).
La sua autobiografia, "Giorni lontani. Appunti e ricordi", viene pubblicata postuma nel 1989.
Paolo Vita-Finzi et Claudio Giunta - Le delusioni della libertà.
Le delusioni della libertà
9,99 €
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